Un italiano che critica le decisioni, politiche e non, del Premier è ritenuto un comunista.
Ma sindacare il suo operato non dovrebbe rendermi nemico delle idee e degli ideali di cui si fa portatore.
E' giusto definire "trasandata" una donna che ama le collezioni di Valentino, l'ideale di eleganza che incarna, ma al contempo critica un suo abito?
E' corretto tacciare di lazialità un tifoso romanista che stigmatizzi il violento fallo di Totti?
No, no.
La critica, il dialogo, il confronto non sono forse un viatico per la crescita ed il miglioramento?
Un liberista non può al contempo farsi portatore di ideali di giustizia, sarebbe un comunista!
Comunista!